Pasquale Carotenuto non è un calciatore qualsiasi. Lo capisci dal numero che porta sulle spalle, ovviamente il 10, lo capisci quando ci giochi insieme (domandate ad Agata...) o quando ci giochi contro (chiedete a tutti i difensori della Campania), quando ci giochi sull'erba o sulla spiaggia, lo capisci perché è persino su Wikipedia e questo è un privilegio che tocca a pochissimi dilettanti. Certo, questa definizione non calza a pennello per uno come Pasquale, che in verità non si ferma mai. Perché si allena come un professionista d'inverno essendo abituato a giocare solo in squadre vincenti, e fa altrettanto d'estate, quando diventa il re del beach soccer, stella di qualsiasi club in cui milita sotto il sole cocente e anche della nostra Nazionale. A parte una parentesi a Lavello e un'altra a Praia, Carotenuto ha militato praticamente solo in Campania, dando a lungo l'impressione del classico talento sprecato... Negli ultimi tre anni, però, il processo di maturazione è stato completato: protagonista a Caserta soprattutto come uomo assist in una squadra comunque stellare, assoluto dominatore a Nola in Eccellenza quando da seconda punta, accanto e spesso dietro a Guardabascio, ha vinto la classifica cannonieri mettendo il timbro nelle gare più importanti, come quelle di Arzano e del Kennedy contro l'Internapoli. Con la maglia bianconera, l'anno scorso, Carotenuto batteva il suo record di reti, arrivando a quota 22. Sembrava il top, ma il meglio doveva ancora arrivare. Di gol, a dire il vero, ne ha segnati due in meno quest'anno, giocando anche qualche gara in più. Ma in ogni caso nessuno, nel girone H, ha fatto meglio di lui. Le 20 perle, poi, sono servite all'Arzanese a entrare nella storia: la piccola cittadina alla periferia di Napoli è per la prima volta tra i professionisti. Ma non è tutto. Pur dominando la scena, l'anno scorso spesso si vedeva un Carotenuto nervoso in campo e fuori. Ieri, invece, la Lnd lo ha premiato con il premio fair-play. 34 presenze (33 da titolare) e nessuna ammonizione. Eppure lui di calci ne prende a iosa. Ma non ha mai reagito. E' la consapevolezza del campione. E' la consapevolezza di Carotenuto.